LA VERITA' SULLA BIKE CARD, una "faccenda" comunicata male e recepita peggio. L' intervista al presidente DI ROCCO.

Rende molto di più il cartellino dei Dirigenti di SOCIETA' ora a pagamento e obbligatorio.

 

TRENTO, 20 GENNAIO 2018. In un´ intervista del mensile “INBICI” a DI ROCCO (che trovi integrale nel link in fondo alla pagina) il Presidente della F.C.I  chiarisce il perchè della  BIKE CARD.

Si sgonfia cosi la bolla scoppiata a cavallo del nuovo anno. DI ROCCO in estrema sintesi chiarisce che la BIKE CARD non e' altro che un deterrente rivolto a quegli ENTI di PROMOZIONE  che pur tesserando cicloamatori a quote irrisorie non organizzano poi manifestazioni. Ne deriva che questi tesserati sono circa il 30% degli amatori, fruiscano di manifestazioni, organizzazioni  e servizi (tutti in carico ad altri) con quote non congrue al servizio loro reso. Il costo (10/15 €.) delle loro tessere non riesce poi a coprire a sufficienza l´eventuale danno causato in un sinistro, danno che poi andrebbe a ricadere indirettamente sulla Società o l' ENTE organizzatore.

Tanto clamore per questa bike card che in definitiva riteniamo legittima,  mentre è passata completamente inosservata e sotto silenzio  la nuova tassa (già operativa)  imposta dalla federazione ciclistica  per i Consigli direttivi delle Societa. 15 €.  a testa per un minimo obbligatorio di 5 membri per ogni Consiglio,  moltiplicato per il  numero delle Societä F.C.I. affiliate. Tanto per rendere l' idea: (dati 2017) La lombardia ha circa 595 Società, il Veneto circa 450 e il Trentino poco meno di 100. Se provi a fare il conto per la sola LOMBARDIA (nel caso il Comitato fosse composto da soli 5 dirigenti)  la f.c.i. incamera la bellezza di  €. 44.625 mentre dal  "POVERO TRENTINO" la cifra incassata ammonta a "soli" €. 7.125 circa.  La TOSCANA con 290 versa per i suoi dirigenti 21.750€.

(i  dati  a seguire invece sul numero di Società in campo nazionale sono stati rilevati dal sito ufficiale della federazione con riferimento all' anno 2016 - vedi immagine sotto)

Dal rilevamento dati del 2016 risultano affiliate 3.390 Società;  solo considerando il numero minimo di dirigenti imposto dalla f.c.i. in 5 unità (mentre per legge sarebbero sufficienti 3 componenti) ne deriva un'introito di : 3390X75 (euro a società) = 254.250 altro che i 60/70 mila euro della bike card.

La f.c.i. vorrà pure risanare i propri conti ma anziche "pescare" nelle  Società dovrebbe forse buttare  un'occhio sul proprio mastodontico apparato gestionale romano. Se vuoi toccare con mano vai sul sito della f.c.i al link "FEDERAZIONE" e poi alla alla voce struttura.

 

Per l´ intervista clicca al link sotto.

https://youtu.be/WABZzGYUBxU

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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