11/06 ALBIANO (Trento)

Continua lo splendido momento di forma di Marco Paoli. Il perginese si è infatti aggiudicato, al termine di uno sprint a ranghi ridotti, anche il “Trofeo Cassa Rurale di Albiano e della Val di Cembra”. La manifestazione, ottimamente allestita dal Gs Bren Team di Trento, su un percorso cittadino di circa 5 chilometri ha richiamato ai nastri di partenza settantacinque atleti delle categorie amatoriali. Pochi, troppo pochi per una manifestazione destinata ad entrare nel ristretto novero delle classicissime cicoamatoriali. Ma tant'è che se oltre ad un calendario gare risicato, ci si mettono anche i corridori a disertare le gare di casa, non potremmo certo meravigliarci se i pochi organizzatori ancora operanti, in un prossimo futuro rinunceranno ad inserire manifestazioni in calendario.
      
        Nella prima prova, riservata agli atleti sopra i 40 anni di età, la corsa ha avuto un andamento abbastanza regolare con pochi tentativi di fuga che hanno guadagnato un vantaggio rilevante. E' stato il percorso, ricco di ondulazioni, a mettere in atto una selezione “naturale” tanto che al comando nei giri finali sono rimasti una quindicina di atleti. Lo sprint finale, nel centro dell'abitato di Albiano, ha premiato il pinetano Marco Ferrari che splendidamente pilotato dal compagno di colori nel Bren Team Franco Chistè ha regolato allo sprint Roberto Grisenti, primo tra i gentlemen, e Karl Heinz Malfertheiner.
        La prova successiva è vissuta su una partenza a ritmi decisamente sostenuti che gia al termine del secondo dei dieci giri previsti delineava l'esito finale. Oscar Bertolini fa subito i conti con la sfortuna e rimane appiedato per un guasto tecnico dopo una decina di chilometri. In avanguardia si è trovato un gruppo di sei atleti (Miorelli, Sommavilla, Stefano Decarli ed i tre corridori della PastorelloAuto, Cattani, Valentini e Zanardi) che ha collaborato guadagnando sul gruppo inseguitore circa mezzo minuto. Al termine di un'azione imperiosa sui battistrada rientravano Antonio Corradini e Marco Paoli; Da dietro tentavano nel frattempo l'aggancio, un terzetto composto da Paolo Decarli, Tomaselli e Giovannini; il trio si portava ad una manciata di secondi dai battistrada senza però riuscire a coronare il rientro. la corsa assumeva così la fisionomia decisiva che portava gli otto atleti a contendersi il successo finale. Sullo strappo all'entrata di Albiano allunga il rivano Stefano Morelli alla cui ruota rientrava prontamente Marco Paoli che lo anticipava al traguardo con la terza piazza del podio a Stefano Decarli, vincitore tra i seniores.
        Tra le società il sodalizio dell'Asd PastorelloAuto precedeva gli organizzatori del Bren Team e il Gs A-Bici.     ( le classifiche) cadetti - junior - senior - veterani - gentleman - super.g."A" super.g."B"

      nel fotoservizio: L'arrivo di Marco Ferrari .- la fuga in fascia 1 - l'inseguimento di Paolo Decarli. - Venanzio Tamanini vincitore fra i super.g.

     A margine della manifestazione, da segnalare due singoli episodi non proprio edificanti. A conclusione di gara uno, lo spiacevole scontro verbale fra due dei più amati e stimati cicloamatori della città. In fascia giovani invece, un motociclista abilitato, lungi dall'interpretare le consegne impartite dal team organizzatore anzichè precedere di qualche decina di metri il gruppo, favoriva il rientro di atleti impegnati nel rientro sui fuggitivi.

AncoraA proposito del diverbio a fine gara, riceviamo ora questa e-mail.

         Non posso non intervenire a margine dell'increscioso episodio che, al termine della gara, ha visto coinvolto un mio amico e compagno di squadra anche perchè la solidarietà espressami dai presenti (corridori e mogli ) mi obbliga a ringraziarli pubblicamente ed a fare una riflessione.
Al termine della gara  i partecipanti sono stanchi e spesso delusi della loro  prestazione, è quindi facile che ognuno abbia una  diversa valutazione degli episodi che hanno caratterizzato le varie fasi della competizione, Però quando, come in questo caso ,lo scontro verbale diventa uno sproloquio di offese gridate da  un concorrente nei confronti di un altro, a voce alta davanti a tutto il pubblico presente, si tradisce il senso dell'amatorialità e dello spirito che dovrebbe caratterizzare l'impegno che mettiamo nel vivere questa esperienza sportiva. Agonismo si, ma nel rispetto delle persone. Speriamo che in futuro non si debba più assistere ad episodi simili

                                                            Charlie Bonmassar

          Diego Foradori si scusa e precisa:

          Mi picerebbe soffermarmi a parlare di quei moralisti pronti a crocifiggerti al primo sbaglio solo per fare le vittime o per mania di protagonismo. Ma non lo faccio!
          Mi piacerebbe soffermarmi a parlare di quei ciclisti che scaricano addosso agli avversari la colpa dei loro mancati successi, ignorando invece i propri palesi limiti. Ma non lo faccio!
         Mi piacerebbe poter parlare delle mie emozioni, delle sofferenze. dei sacrifici e delle rinuncie che questo bellissimo sport ci impone. Ma non lo faccio!
         Doverosa è invece da parte mia una pubblica scusa con Stefano Lucianer per le frasi irriguardose nei suoi confronti. Sicuramente in quel momento ho tradito il senso dell'amatorialità e dello spirito che dovrebbe caratterizzare l'impegno che mettiamo nel vivere questa esperienza sportiva.
        Prometto che in futuro da parte mia non si assisterà più ad episodi del genere.

                                                            Diego Foradori

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