I° edizione 9 ore di Bondo MTB – Memorial Fabio Ricci - BERGNER BRÄU come da copione

 La foto a sx non c' entra niente con la nove ore di BONDO ma ci evidenzia che nello squadrone di via Degasperi, appena si ha sentore di un grosso risultato fra i bikers, gli stradisti non vogliono essere da meno, forse per questo il nostro BRUNO PICHLER gareggiando a Maranello (MO): 5° Camp. Italiano cronoscalata individuale è andato a conquistarsi il titolo italiano della specialita.
(in barba al "rosichiio" delle numerose Cassandre che di questi tempi..?!?!)

         MTB - Dolomiti Superbike: Terzo posto al 53enne Silvano Janes della BERGNER BRÄU. “Con quella di oggi sono dodici le gare corse finora, tra le quali anche competizioni su strada che mi hanno portato a vincere la maratona di Salò sul Lago di Garda.
Oggi tutto era perfetto. La corsa è stata molto veloce anche grazie al lungo tratto asfaltato. Ho perso Huber alla salita di Prato Piazza, ma sono contento che il mio compagno di allenamento e trionfatore del Giro, Gilberto Simoni, mi abbia atteso al traguardo ”.

         (dal nostro inviato).  BONDO 5/7/2008:  La gara si è svolta su di un circuito di circa 4,5 km, attraverso i prati nei pressi del paese di Bondo per poi inerpicarsi attraverso due salite verso i boschi soprastanti e infine ridiscendere all 'arrivo posto nei pressi del centro del paese, attraverso una veloce e divertente discesa. Nel complesso il percorso non presentava tratti impegnativi dal punto di vista tecnico, come si addice alle gare di tipo “endurance”, tuttavia le due salite che caratterizzavano la seconda metà del tracciato si sono fatte sentire alla lunga nelle gambe degli atleti.
              Scorrendo la lista degli iscritti circa 70 solitari, 30 squadre da due componenti, 50 squadre da quattro componenti. Tra i solitari i pluri vincitori nelle prove di endurance Pellegrini e Menapace, mentre tra le squadre i pronostici vedevano lottare per la vittoria la squadra Bike Service con Pintarelli, Bassetti, Gadotti e Valentini, la squadra 4x4 Carraro con Apolonni, Varesco, Brisaghella e Colotti, e la squadra Bergner Brau con Linardi, Campi, Zamboni e Nave.
              La gara prevedeva la partenza alle ore 10 ed una durata di 9 ore, quindi fino alle 19, o meglio fino a quando la squadra in testa avesse terminato il giro che stava compiendo una volta scoccate le ore 19. I concorrenti erano liberi di decidere in che modo organizzarsi durante la corsa: per i solitari si trattava di pianificare delle soste per il riposo e il ristoro, mentre per le squadre la decisione più importante, anche in relazione alle scelte degli avversari, sarebbe stato il numero di giri da far percorrere ad ogni staffettista prima del cambio al compagno. La maggior parte delle squadre da 2 ha deciso di compiere almeno 3 giri a testa, per dar tempo sufficiente al compagno di riposare prima di ricominciare il proprio turno; le squadre da 4si sono invece orientate sui 2 giri a testa, tattica che prevede circa 20 minuti di gara per ogni concorrente e di conseguenza circa 1 ora di riposo tra un turno e il successivo.
               Partenza, dunque, alle ore 10 in punto con lo start sparato (nel vero senso della parola) dal cannone della prima guerra mondiale che fa bella mostra di sé in paese, e subito la squadra grigio-azzurra della Bergner Brau perde il treno di testa a causa di una caduta in partenza del primo staffettista Zamboni. Al termine del primo giro passano quindi in testa Apolloni e Pintarelli, seguiti a pochi secondi da Zamboni che di lì a poco sarebbe comunque riuscito a riagganciare la coppia al comando recuperando lo svantaggio accumulato a causa della caduta. Al termine del secondo giro si forma così al comando un terzetto composto dalle squadre da 4 pronosticate per la vittoria. La seconda frazione vede ancora protagonista di una caduta la squadra Bergner Brau con il secondo staffettista Campi che perde così una ventina di secondi dai due battistrada. Nonostante ciò nei successivi 4 giri compiuti da Valentino Nave e Tarcisio Linardi il divario è annullato e il secondo round di cambi può ricominciare ad armi pari. Nel frattempo sono trascorse circa 1 ora e 20 minuti di gara e le posizioni al vertice non sono ancora ben delineate. Da questo punto in poi la Bergner Brau riesce finalmente ad ingranare la marcia giusta e senza più incorrere in inconvenienti di percorso inizia a mettere un distacco progressivamente crescente tra sé e il l team Bike Service che procede in seconda posizione. Per cercare di recuperare il gap accumulato il team dei f.lli MOSER modifica la propria tattica di gara cambiando staffettista ogni giro anzichè ogni 2. In risposta il team Bergner Brau decide invece di continuare con la tattica dei 2 giri dopo aver appurato che la differenza cronometrica tra il primo e il secondo passaggio è molto ridotta e non sufficiente a giustificare il tempo comunque, perso per le operazioni di cambio. La scelta da ragione agli uomini in grigio-azzurro, infatti il distacco inizia a crescere in modo meno pronunciato rispetto alla prima parte di gara, ma comunque continua ad aumentare passando da circa 5' a metà corsa ai circa 9' evidenziati al traguardo
               Per vivacizzare la seconda parte della gara l' organizzazione aveva previsto due ore, tra le 15 e le 17, in cui chi avesse voluto poteva lanciare la sfida per il giro veloce. Nuovo sparo di cannone alle 15 per segnalare il via alle “prove cronometrate”: il miglior tempo è stato registrato da Mario Apolloni con 9:28, seguito da Andrea Zamboni con 9:33.
Alle 19, finalmente, la gara giunge al termine e registra la vittoria assoluta ( tra le squadre da 4) del team Bergner Brau, seguito dal team Bike Service e dal team 4x4 Carraro. Tra le coppie vittoria per la squadra Comano Bike e tra i solitari di Claudio Pellegrini e Lorenza Menapace.  Al termine ricco pasta party per atleti ed accompagnatori e ricca premiazione.
               Da sottolineare il bellissimo clima di festa che gli uomini del “Comitato 9 ore di Bondo” in collaborazione con “24h Val Rendena”. hanno saputo creare e mantenere per tutta la giornata di gara, pur non facendo mancare nulla dal punto di vista della sicurezza per gli atleti (più di 20 punti di controllo con personale di assistenza e sanitario lungo tutto il percorso) né per la fluidità di funzionamento della competizione. Il comitato organizzatore, formato tutto da giovani del paese di Bondo e limitrofi (il presidente ha 24 anni) va elogiato per l' ottimo lavoro svolto e per l' entusiasmo profuso per la miglior riuscita della manifestazione: un segnale che anche i giovani sanno farsi valere. Ci auguriamo che tale spirito rimanga anche nei prossimi anni e che la manifestazione possa essere riproposta in questa forma e con l' eccellente livello già raggiunto in questa prima edizione. Un sentito ringraziamento a tutto lo staff dell 'organizzazione.

lg md sm xs