GIRO DELLE DOLOMITI - t.v.b.- unterthurner, ancora protagonista. "UNTER" CONCEDE IL BIS

nella sesta ed ultima tappa successo per francesco avanzo che supera nell'ordine rizzi e Corredor.

 

BOLZANO. Il re della Val Martello è Stephan Unterthurner. Nella penultima tappa del 38simo Giro delle Dolomiti, il campione italiano della salita ha preceduto l’ottimo Eduard Rizzi e il colombiano Gabriel Corredor. Ieri ha avuto luogo la resa dei conti: Rizzi ha cercato in tutti i modi di staccare il leader della classifica, Corredor, il quale si è però difeso con le unghie e con i denti. Al traguardo, l’atleta di Campolasta ha rifilato solo quattro secondi al colombiano, che resta saldamente al comando della classifica generale. E’ stata battaglia vera anche fra le donne, nonostante il dominio della comasca Cristina Lambrugo, sempre più sola in vetta.

Lorna Ciacci e la colombiana Camila Cortes Severino, in lotta per il secondo posto in classifica, si sono affrontate a viso aperto, per l’intero tratto cronometrato. La Cortes ha dato “appuntamento” alla Ciacci all’inizio della cronoscalata, senza mai perderla di vista. Alla fine l’ha spuntata l’atleta di casa, che ha bruciato la sudamericana a pochi metri dall’arrivo. In ambito femminile bisogna tuttavia menzionare il miglior tempo, fissato dalla solita Marina Ilmer, sempre più vicina alla conquista del “Giro breve”. A proposito di “Giro breve”: Andreas Kofler si è confermato leader della corsa. Secondo Christian Meyer. La tappa di ieri (inedita) prevedeva la salita di 15,3 chilometri, da Bagni di Salto al Rifugio Genziana. La sfida tra gli uomini di classifica si è infiammata al chilometro undici. Al dodicesimo chilometro, Unterthurner ha salutato il gruppetto di testa, andando in fuga. Rizzi ha allungato negli ultimi due chilometri, ma Corredor è riuscito a contenere i danni, ipotecando, così, la vittoria finale. Oggi infatti è in programma l’ultima tappa, la “passerella” finale, con la crono Bivio Appiano/Passo Mendola-Bellavista. Lo ammette lo stesso Rizzi: «Corredor ha dimostrato di essere il più forte. Ho provato ad attaccare, dopo i primi due tornanti ripidi, ma non c’è stato niente da fare». Il leader: «E’ stata una tappa molto dura. Rizzi è partito negli ultimi due chilometri, fortunatamente sono riuscito a riprenderlo».

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