Da un pomeriggio da tregenda, pioggia, grandine con la strada imbiancata, due casi di ipotermia e cinque gradi all'arrivo esce CRISTIAN PINTON che precede Thomas GSCHNITZER e ANDREA ZAMBONI.

Una concorrente in ipotermia assistita per più di mezz'ora da un brigadiere dei carabinieri. Difficoltoso il rientro dei concorrenti.

nel downloads in fondo alla pagina la classifica.

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 Sarentino, 19 agosto 2017. Dopo Mendola, Palade e Stelvio ha preso il via nella incantevole spianata di Sarentino, il  Gran Premio p.sso Pennes, quarta prova del circuito   Sudtirol. Berg. Cup, challange di cinque prove dedicata alle gare in salita.  Spaventa più il nome di questo passo Dolomitico che non la salita che lo caratterizza, ridotta  a neanche 10 chilometri e con pendenze più da granfondisti  che non da scalatori puri. Se poi ci aggiungi i  chilometri iniziali piatti che più piatti non si può, i grimpeur  ci trovano  da perderci il sonno e anche  la corsa.
26 i chilometri da percorrere con un dislivello di 1.190 mt.
 Dal via volante di Campolasta fino a Rio Bianco (km. 12.500) è cosa per passisti anche se i pochi sporadici tentativi di allungo non sortiscono effetto alcuno.  Nell’attraversamento dell’abitato di Pennes si forma al comando un gruppetto con una dozzina di concorrenti che al chilometro otto diventano cinque. Il primo allungo è di ANDREA ZAMBONI sul quale rinvengono: AVANZO e CALLIARI  del Team Biemme Grada sport,  assieme a PINTON e GSCHNITZER quest'ultimo già vincitore della edizione 2015.  Al sesto  chilometro é Pippo Calliari la prima vittima,  seguito da li a un chilomtero dal compagno di colori  AVANZO. Si forma cosi al comando un terzetto con PINTON (recente vincitore della TRENTO/BONDONE) ZAMBONI e GSCHNITZER.  Adesso è corsa vera con i pretendenti alla vittoria finale racchiusi in un fazzoletto.  Ai tre chilometri dall'arrivo sotto un diluvio da tregenda con la strada completamente imbiancata dalla grandine (vedi immagine d'apertura) PINTON allunga e si lascia dietro GSCHNITZER che a sua volta lascia sui pedali ZAMBONI. I tre si classificano cosi nell'ordine. Si susseguono gli arrivi con evidenti momenti di panico finalizzati al recupero degli indumenti  e a trovare un posto caldo per  il cambio. Una delle concorrenti in ipotermia abbandona la  bici a lato strada   e trova rifugio su un mezzo dei carabinieri. I militi  l'assistono per più di mezz' ora  sul loro mezzo di servizio,  eroico il brigadiere dei carabineri che mentre il collega prestava   servizio esterno  l'  ha assistita e confortata fino all'arrivo della autoambulanza.
Nel frattempo al Passo per cause di forza maggiore sono saltati gli schemi con i militi preposti,  costretti ad aprire il traffico anche nel senso contrario alla corsa.

Rientro caotico dei 63 concorrenti classificati (ritirati 27)  fortunatamente assistiti dalle vetture al seguito della corsa. I pochissimi che non hanno trovato rifugio sui mezzi di fortuna sono stati costretti  a percorrere i 26 chilometri che li separavano dal Passo a Sarentino sotto un diluvio con  temperature al di sotto dei 10 gradi.

Elisa Zamboni ha preceduto la corsa ma è stata ugualmente vittima del maltempo. Nella foto sotto ripresa nei chilometri iniziali.

 

 

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