Forse si riprende

TRENTO, 5 LUGLIO 2020. Rieccoci -  dopo l’ennesima raffica di ordinanze e decreti delle sorse settimane, questo weekend ci ha riservato una nuova serie di regole e protocolli,  che partono in ordine cronologico dalle linee di indirizzo per la ripresa degli sport di contatto a firma del Presidente FUGATTI (che trovate nel nostro aggiornamento del 3 luglio). Di pari data La Federazione ciclistica italiana fa menzione  ad un nuovo protocollo attuativo e ad un protocollo operativo (che riportiamo nel testo virgolettato) finalizzato alla ripresa delle gare inviato al Comitato tecnico scientifico con richiesta di esame. 

 

“””GARE ALL'ESTERO - Riguardo la possibilità per gli atleti italiani di gareggiare all’estero, la Federazione ha ribadito che stante le attuali disposizioni ciò non è possibile fino al 14 luglio, salvo che per gli atleti e le squadre ProTour e Professional.

 

LINEE GUIDA GARE- Lo sport, così come tutte le altre attività che hanno un impatto di tipo sociale, subisce forti disagi dall’attuale fase dell’emergenza COVID-19. La necessità di contenere la diffusione del virus comporta alcune restrizioni legate in particolare: al distanziamento sociale, alla pulizia delle mani, all’igiene dei locali ed all’uso dei dispositivi di protezione individuale. Il ciclismo si svolge prevalentemente all’aria aperta, non ha il contatto fisico diretto tra concorrenti, non richiede l’utilizzo di un unico attrezzo tra tutti i concorrenti ma l’attività di gruppo non può rispettare il distanziamento dei due metri previsto dal decreto.

Tuttavia le attuali normative dettate, in particolare dal DPCM dell’11 giugno, consentono l’organizzazione solo di competizioni di livello nazionale ed internazionale senza la presenza di pubblico, che ciascuna Federazione Sportiva deve predisporre in base alle peculiarità del proprio sport, ma tenendo strettamente conto delle linee guida, approvate dal Comitato Tecnico Scientifico del Governo.

 

E’ importante evidenziare che la Federazione ha scritto un nuovo Protocollo attuativo ed un protocollo operativo per la ripresa delle gare anche di gruppo e lo ha inviato al Comitato Tecnico Scientifico chiedendo di esaminarlo, in occasione di un incontro per un’audizione, anche perché le Regioni cominciano ad autorizzare gli sport di contatto ma rimandano anch’esse ai protocolli nazionali delle rispettive Federazioni Sportive Nazionali.

 

Alla luce di questa situazione che, pur essendo in evoluzione, presenta finora limitazioni ben precise, sono state predisposte, analogamente a quanto fatto per la ripresa degli allenamenti, delle Linee Guida corredate da documenti semplificati, attraverso le quali ogni società, che intenda organizzare una manifestazione ciclistica, ha tutti gli elementi per garantire la sicurezza dei partecipanti e delineare con precisione l’ambito di responsabilità di chi organizza, sollevandolo dai rischi legati alla diffusione del contagio.

 

Come abbiamo detto le Linee Guida sono corredate da documenti semplificati, in particolare attraverso la compilazione del “protocollo per manifestazioni individuali” con allegata una piantina dell’area interessata dall’evento, la società organizzatrice può richiedere, alle istituzioni territoriali competenti, l’autorizzazione allo svolgimento dell’evento. E’ evidente che, in prospettiva di una apertura da parte del Governo per lo svolgimento delle manifestazioni sportive, tale autorizzazione può essere concessa solo se vengono ben delineate, da parte degli organizzatori, le misure di contrasto al contagio del virus adottate in ogni singolo evento.

 

Un altro strumento fornito a garanzia delle società organizzatrici è quello relativo alla formazione gratuita dei referenti del “Comitato Anticontagio” (altro elemento qualificante per avere l’autorizzazione ad organizzare l’evento). In quest’ambito la Federazione ha realizzato un percorso formativo snello, consistente in un video di due ore in cui vengono fornite tutte le indicazioni necessarie per poter svolgere in maniera adeguata tale ruolo.””””

 

 

              Non ci vogliamo inoltrare  in precisazione sui contenuti di queste delibere che stanno a significare tutto e il contrario di tutto, tanto che allo stato ancora non si sa se le manifestazione riservate ai ciclo amatori pur in presenza di mille distinguo siano ufficialmente aperte o no. 

Riteniamo personalmente che allo stato di queste nuove indicazioni, una gara a cronometro in salita con un ritrovo per le iscrizioni dilatato nel tempo di un paio d’ore, una partenza in luogo diverso e distanziata di almeno due minuti fra un concorrente e l'altro, un’ arrivo collocato non in centro abitato ed una premiazione brevi mano senza cerimonia  potrebbe anche essere approvata. (Ma questa è una nostra personalissima interpretazione)

Ci corre in aiuto la nota inviata da Carlo Filippi dell’A.c.s.i. Che invita le società affiliate a riproporre le richieste di approvazione gare da inoltrare al Commissariato del Governo.

 

NB. Se riaprono non presentatevi con la febbre perchè è d'obbligo la misurazione preventiva

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