Auguri ma non solo.....Dalle parole ai fatti.

TRENTO, 11 dicembre 2016. Dicembre per i ciclisti è tradizionalmente un mese particolare: cresce la voglia di bici perchè si avvicina il nuovo anno, ma allo stesso tempo cresce anche la cotenna a causa di pandori e varie prelibatezze culinarie a cui la maggior parte non sa (giustamente) resistere…

 

Quest’anno il ciclismo trentino a dicembre ha messo tanta carne al fuoco con novità che non si vedevano da anni a livello di comitati provinciali, sia in casa Acsi (ex-Udace) che Federazione Ciclistica Italiana abbiamo assistito ad una ondata di forze fresche, piene di speranza e buoni propositi.

 

Entrambi i comitati, dopo quattro anni, hanno rinnovato gli organi dirigenti. Per l’ACSI la sfida è rifondare un movimento spossato dall’era Montresor e per questo conta sull’energia di Stefano Lucianer e Sandro Vettori, per riportare passione all’interno delle società che compongono il comitato, per coinvolgere sempre più appassionati e tornare ai mille e più tesserati dei tempi d’oro dell’ Udace. Per la Federazione abbiamo visto la conferma del presidente Dario Broccardo e del suo vice Stefano Casagranda ma il resto della squadra ora è tutta nuova (Bosin, Mosca e Vender) e armata di buoni propositi anche nei confronti dei cicloamatori.

 

Attingendo dalle idee sentite dai due comitati, immaginiamo che spettacolo diventerebbe il nostro gioco se il Comitato Acsi riuscisse a integrare il calendario degli ultimi anni con qualche gara diversa dalle solite gare in salita e cronoscalate e se la Federazione veramente riuscisse ad abbinare qualche manifestazione per le categorie giovanili con una manifestazione per cicloamatori, e ricordiamo come la Bolghera in passato ne era un esempio riuscito.

 

Avere un challenge di gare cicloamatoriali a organizzazione mista Acsi-Fci in modo da unire il ciclismo trentino e per il bene di tutti, con gare variegate: una gara in circuito, una mista, una in salita e una cronometro, oppure, perchè no …. rispolverare anche il Giro del Trentino a ferragosto, la stessa Bolghera a fine marzo, una fascinosa e sempreverde Trento-Ponte Alto magari aperta anche alle categorie giovanili, in modo che tutti possano correre in bici sulla strada del mito in una delle più antiche gare d’Italia ….purche ci vengano risparmiate quelle patetiche esibizioni di dilettanti o professionisti in attività che fanno classifica assieme ai cicloamatori.

 

Ci rendiamo conto che probabilmente stiamo sognando e che i regali li porta Babbo Natale …. ma i sogni diceva qualcuno più intellettualmente profondo di noi aiutano a vivere … e sognare gare oltre a “mangiate” di cotechino e lenticchie a dicembre non è peccato e probabilmente farebbe mangiare anche meno ...

 

Adesso aspettiamo l’anno nuovo in trepida attesa, nella speranza che si passi dalle parole ai fatti !

 

 

 

 

lg md sm xs