DOLOMITI LAGORAI MTB CHALLANGE

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REGOLAMENTO

LA MANIFESTAZIONE PASSATA DALLA F.C.I all'A.C.S.I  è riservata ai soli ciclo amatori

DOLOMITI LAGORAI MTB CHALLENGE: TARGET AVVENTURA

TAPPE SCENOGRAFICHE “AVVOLTE NEL MISTERO”

 Il target che si prefissa la seconda edizione del Dolomiti Lagorai MTB Challenge, dal 16 al 18 giugno in Trentino, è uno solo: l’avventura. I dettagli dei percorsi nelle tre giornate di gara verranno svelati solamente dieci giorni prima con la consegna del gps, nel frattempo, le tappe di avvicinamento alla competizione valsuganotta sulle ruote grasse con fulcro a Roncegno Terme (TN) saranno “avvolte nel mistero”, per dare un tocco di pathos che non guasta, come sottolinea il GS Lagorai Bike. Quel che è certo, sono i metri di dislivello ed il conto totale del chilometraggio, “svelati” dal presidente del comitato organizzatore Enrico D’Aquilio per dare una qualche certezza ai concorrenti del Dolomiti Lagorai MTB Challenge, ansiosi di  sapere come si svilupperà la competizione. Ebbene, i metri di dislivello saranno dai 2000 ai 3500 metri al giorno, ed il chilometraggio da un minimo di 75 km ad un massimo di 125 km giornalieri.

La prima tappa della gara a coppie (maschili, femminili o miste) partirà ed arriverà a Roncegno, alla scoperta di luoghi suggestivi quali la bassa ed alta Valsugana, la Panarotta e la Valle dei Mocheni, le cui comunità iniziarono ad insediarvisi stabilmente nel 1400, perlopiù coloni tedeschi provenienti da Baviera e Boemia. Essi si occupavano prevalentemente di agricoltura, boschiva e pastorale, passando in seguito allo sfruttamento dei ricchi giacimenti di ferro, rame ed argento. Con il passare dei secoli le miniere si esaurirono e la gente tornò alle primitive attività, ovvero agricoltura, allevamento, caccia e pesca. La caratteristica peculiare di questa popolazione è comunque l’autosufficienza, favorendo la conservazione degli usi, costumi e della lingua. L’alta Valsugana è ricca di elementi storico-naturali ed è inoltre presente il Parco Minerario che ha lo scopo di accompagnare il visitatore fra le testimonianze dell’attività estrattiva che mette a contatto la natura del territorio ai “mondi sotterranei”. 

La seconda tappa attraverserà Valsugana, Valle di Primiero, Passo del Brocon e Passo Cinque Croci, un valico alpino a sud della catena del Lagorai, crocevia di valli alpine punteggiate di limpidi specchi d’acqua e paesaggi a dir poco fascinosi, in buona parte in sterrato e chiuso al traffico da entrambi i versanti, transitabile solamente a piedi o in bicicletta, nonché punto più alto del Dolomiti Lagorai MTB Challenge. La manifestazione ruoterà dunque attorno alla catena del Lagorai, fra cima Lagorai, cima delle Stellune e cima Cauriol, parte del Parco di Paneveggio – Pale di San Martino che “guarda” da una parte alla Valsugana e dall’altra alla Val di Fiemme. 

La terza giornata sarà invece tutta “made in Valsugana”, all’ombra del massiccio del Sasso Rotto, fra la Val Calamento, un tratto dell’altopiano del Musiera e la parte bassa del Tesino, versante a sud della catena del Lagorai valsuganotto. 

Indicare il chilometraggio leverebbe gran parte di avventura, così come l’altimetria che indicherebbe la difficoltà degli itinerari, non resta che “fidarsi” del GS Lagorai Bike digitando su Google le cime ed i luoghi citati, scorgendo così le prime immagini che basteranno a togliersi ogni dubbio; “fugato” dalle partecipazioni di bikers toscani e laziali, i quali hanno già dato la propria adesione, mentre per tutti gli altri le iscrizioni sono a quota 290 euro entro il 15 maggio, comprensive di pernottamento, cena e prima colazione, e a 160 euro senza pernottamento sempre entro la data indicata. 

Info: www.dolomitilagoraichallengemtb.com

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