F.C.I. -ENTI DELLA CONSULTA. E' GUERRA SENZA ESCLUSIONE DI COLPI.
"OBBLIGO DI TESSERA PER PARTECIPARE ALLE GARE"
"La tassa sul sudore" sui ciclisti della domenica.

LA F.C.I. ASSESTA UN NUOVO COLPO AGLI ENTI DI PROMOZIONE. I CICLO AMATORI TRENTINI (PER LA QUASI TOTALITA' TESSERATI F.C.I.,  A.C.SI o UISP)    NON SONO (solo casualmente) SOGGETTI AL PROVVEDIMENTO.  

  TRENTO, 29 DICEMBRE 2017. Nel solco di una non proprio nobile tradizione parlamentare, anche la «tassa sul sudore» è stata promulgata all’ultimo secondo utile, nel pomeriggio del 22 dicembre, poco prima che la Federazione Ciclistica Italiana (Fci) chiudesse i battenti per la pausa natalizia. L’effetto è immediato: da lunedì prossimo decine di migliaia di ciclisti italiani che ogni anno si misurano con gare o garette di paese o semplici passeggiate cicloturistiche dovranno pagare un canone di 25 euro l’anno alla Fci ricevendo in cambio una Bike Card senza «nessun servizio assicurativo» o di altro genere. I social network l’hanno subito battezzata «tassa sul sudore».

 
4 milioni di biglietti

In Italia si staccano ogni anno 4 milioni di «biglietti» per partecipare alle corse ciclistiche. Per acquistarli, dagli anni Cinquanta a oggi, è sufficiente aderire a uno dei 19 enti di promozione sportiva (Eps) autorizzati dal Coni. Nati nel dopoguerra per iniziativa di partiti politici, associazioni di volontariato e patronati sindacali, gli Eps rilasciano centinaia di migliaia di tessere (in genere a buon mercato) dietro presentazione di un certificato medico. Nel nostro sport amatoriale vale da sempre un leale principio di reciprocità: scelgo l’ente più affine a me dal punto di vista geografico, culturale o religioso ma conservo il diritto di partecipare agli eventi organizzati da tutti gli altri. La Federciclismo (cui il Coni ha appena contestato un deficit di bilancio di oltre 2 milioni di euro) non ci sta più e vuole il controllo su chiunque pedali. Dopo aver tentato invano in passato di imporre agli organizzatori un obolo di un euro su ogni partecipante e agli enti un contributo di 1,5 euro a tessera, ha deciso di rivalersi direttamente sui pedalatori. Esclusi Uisp e Acsi — che si sono arresi a un accordo privato — gli altri enti dovranno vendere ai loro soci anche la Bike Card per farli ammettere alle corse.

Soldi per la giustizia sportiva

«Ma quale tassa — si accalora Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo — la nostra è un’iniziativa politica per combattere chi ci fa concorrenza sleale con i contributi pubblici. I soldi serviranno a gestire servizi comuni come la giustizia sportiva. Non raccoglieremo più di 70-80 mila euro. Chi non vuole acquistare la Bike Card abbandoni gli enti e si tesseri direttamente con noi: siamo i più seri. La Bike Card offrirà comunque anche dei servizi. Quali? Ci penseremo. L’ha fatto l’atletica, possiamo farlo anche noi». Già, l’atletica leggera. La federazione italiana (Fidal) ha la sua Run Card dal 2014, basata però su un principio diverso da quella ciclistica: invitare alla corsa «organizzata» chi si limita al jogging solitario nei parchi. L’intento è riuscito (50 mila adesioni) ma la tentazione del monopolio resta forte.

 

Questo pezzo e' stato extrapolato dall'edizione 29/12/2017 del Corriere della sera a firma MARCO BONARRIGO.

 

ANCORA SULLA BIKE CARD:

Successivamente al comunicato apparso sul sito FCI in data 21 Novembre 2017, relativo alla Convenzione FCI/EPS, e conseguentemente all’ulteriore analisi della reale situazione del ciclismo amatoriale attuale, anche con riferimento al rispetto dei principi della convenzione stessa, i rappresentanti della FCI e degli EPS ACSI e UISP concordemente hanno ritenuto di procedere a breve termine (con decorrenza 1° gennaio 2018 e per la durata di anni tre) alla sottoscrizione di una nuova convenzione che prevede la reciprocità di partecipazione alle manifestazioni ai propri tesserati, oltre ad altri contenuti innovativi.

Per quanto riguarda gli atleti tesserati con gli altri EPS, la FCI , ACSI e UISP offrono a tutti la medesima opportunità di sottoscrivere una convenzione e di offrire la reciprocità ai rispettivi associati alle seguenti condizioni:

  • Acquisto da parte di ogni singolo atleta, tramite il proprio Ente, di una Bike Card del costo di euro 25,00 che garantirà agli atleti tesserati la possibilità di partecipare a tutti gli eventi organizzati.
  • Apertura delle loro manifestazioni ai tesserati FCI, ACSI, UISP.

La Bike Card non fornirà alcun servizio assicurativo e dovrà essere obbligatoriamente presentata alle manifestazioni con la tessera del relativo EPS; le garanzie assicurative per gli infortuni e la responsabilità civile resteranno a carico dell’Ente che ha tesserato l’atleta soggetto o responsabile del sinistro.

Gli atleti sprovvisti della Bike Card non saranno ammessi agli eventi organizzati da FCI, ACSI e UISP.

L’attività UCI – per effetto della convenzione sottoscritta con FCI – verrà garantita solo ai tesserati ACSI e UISP – se qualificati.

Rimane fermo l’intendimento di creare un database unico dei tesserati e di uniformare gli Organi di Giustizia e le relative sanzioni.

Le modalità di attivazione e di acquisto della Bike Card verranno rese note a breve.

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