DOPO LA TOF, IL BONDONE E IL CAMPIONATO ITALIANO DELLA MONTAGNA E LA VOLTA DEL GIRO DELLE DOLOMITI. ANCORA ' STEPHAN UNTERTHURNER. E' LUI IL NUOVO RE DELLA MONTAGNA.

 

NUOVI ENTUSIASMANTI SUCCESSI IN CASA BERGNER.

 

BOLZANO. 31 luglio 2013. Si è iscritto solo per svolgere le tappe di ieri e di giovedì. Ma Stephan Unterthurner ha fatto subito centro. Il forte ciclista di Lagundo ha messo tutti in riga, sia nella prima sia nella seconda crono, ieri al Giro delle Dolomiti. La gara è stata condizionata dal freddo e dalla pioggia che si è abbattuta copiosa da Stenk a Passo Pampeago. Temperature rigide e acqua non hanno ostacolato, comunque, la corsa di Unterthurner. Classe 1976, il ciclista della BERGNER BRAU-UNTERTHURNER  (numero 507) ha staccato Marc Williams ed Eduard Rizzi già nella prima crono. Il terzetto ha iniziato il tratto compatto, poi Unterthurner ha salutato tutti ed è andato in fuga. La storia si è replicata nella seconda crono, fino all’arrivo a Pampeago. Williams ha cercato di rimanere incollato all’altoatesino, ma senza successo. Più attardato Giuliano Anderlini, ora scivolato all’ottavo posto in classifica generale.

Ma, all’arrivo, ecco il colpo di scena: un controllo approfondito negli archivi rileva che Williams è un ciclista professionista a tutti gli effetti e quindi gli organizzatori l’hanno escluso dalla classifica; l’australiano proseguirà il Giro solo in qualità di testimonial, fuori dalle classifiche.

In ambito femminile, invece, doppio successo di Lorna Ciacci, la quale allunga in classifica nei confronti di Claudia Wegmann.

Non è ancora arrivato, però, il momento di tirare le somme: il Giro è molto lungo e le insidie sempre dietro l’angolo, per ogni atleta. Certo, le due crono di ieri hanno contribuito a dare uno scossone alla classifica generale, guidata dall’olandese Joost Bakker.

Giusto ricordare che ieri si è di fatto recuperata la tappa prevista originariamente per domenica (ma in concomitanza con il Tour di Polonia che ha sconfinato in Trentino). Denominato “Dal Catinaccio al Latemar”, il tappone si è rivelato estremamente impegnativo. Gli scalatori più preparati hanno trovato pane per i loro denti, in quanto il doppio tratto cronometrato ha riservato pendenze da capogiro. La carovana aveva lasciato la Fiera di Bolzano, punto di partenza, alle 8 per dirigersi a Prato Isarco; a Tires ristoro “volante” che ha ritemprato i girini in vista del primo percorso agonistico, da S. Cipriano a Passo Nigra. Grazie alla chiusura della strada al traffico, Unterthurner e compagni si sono espressi al meglio e terminata la crono, i ciclisti si sono rifocillati prima di riprendere la marcia verso Passo Costalunga. Superata Ponte Nova, è stata la volta di Stenk. Seconda cronoscalata (ancora più intensa della precedente e resa più difficile dal nubifragio): 10,2 km per 1072 metri di dislivello. Da Obereggen a Pampeago la strada si è fatta più stretta e qui è avvenuta la selezione. A causa del maltempo, poi, il gruppo è tornato direttamente a Bolzano, in Fiera, dove è stato servito il pranzo.

Oggi terza tappa, che precede il giorno di riposo. Si partirà da Brunico (ore 8.30) e si sconfinerà in terra bellunese. La crono interesserà il tratto da S. Vigilio di Marebbe a Passo Furcia (km 7,7, dsl. m. 580), tratto chiuso al traffico tra le 9.15 e le 10.15. I corridori rientreranno a Brunico verso le 17.10.

Domani, come detto, giorno di riposo per i “girini” dolomitici, e quindi si tornerà sui pedali giovedì, quando parteciperanno alla corsa anche coloro che avranno optato per il Giro “breve”, ovvero su tre tappe invece che tutte e sei.

                         

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