UNO JANES TUTTO CUORE E VOLONTA' CONQUISTA LA SUA MAGLIA PIU' PRESTIGIOSA E DIFFICILE.

 

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MONTE BONDONE 22 SETTEMBRE 2013. Ci è voluto uno JANES tutto cuore e volontà per imporsi nel  UCI WORLD CHAMPIONSHIP riservato a master e amatori. Uno JANES semplicemente splendido vince la sua gara più prestigiosa e difficile. Fin dalla partenza, data una occhiata alla propria griglia si rende conto che    non è  giornata  di vendemmia, ritrovando al via quel famoso tedesco (fortissimo in salita ma piuttosto mediocre nelle discese) che tanto la ha fatto penare nell’ultima edizione della TRANSALP,  assieme ad una mezza dozzina di avversari niente male che possiamo definire  ostici, solo per usare un eufemismo. Succede quindi che la strategia attentamente studiata nei minimi particolari  debba essere rivoluzionata  in tempi brevissimi. La vittoria deve essere costruita  in discesa anziché sulla salita finale. Detto fatto, Allo scollinamento di CEI,  JANES sbuca per primo con a ruota ERVIN HICKL che non lo molla di un metro; è qui che JANES comincia a “dipingere” iniziando  una discesa dove ogni curva sembra essere  una pennellata. Giù e ancora giù verso ALDENO con i metri sugli avversari che si trasformano da decine in centinaia fino a planare su  ALDENO con 1”.15” di vantaggio sul primo inseguitore. Nel tratto pianeggiante che ancora lo separa dalla    salita conclusiva,  trova compagnia  in  un paio di concorrenti assieme ai quali percorre una decina di chilometri. Siamo alle battute conclusive al cospetto di sua maestà il BONDONE giudice unico e inappellabile. “IL TASSO”  inizia la sua fatica con 1’.31” sui suoi diretti avversari, sufficienti per mantenere una certa tranquillità, ma non troppa, considerato che dietro gli inseguitori vengono poi segnalati in rimonta. IL BONDONE è casa sua, il suo staff e i suoi compagni di Team aspettano solo lui e lui non delude, la sua gara diventa da corsa di impeto a corsa di contenimento, sempre ragguagliato sui distacchi dei suoi avversari si presenta a VASON nel tempo di: 3 ore 47”.10. più che sufficiente per la conquista della sua splendida maglia iridata. Antidoping, trasferimento, premiazione con  l'inno nazionale per  un nuovo splendido capitolo targato BERGNER BRAU-UNTERTHURNER.
Ottima prestazione anche per ALOIS VIGL (2° fra i super.g),  CLAUDIA PAOLAZZI e PAOLO DECARLI rispettivamente 6° e 7° nelle proprie categorie.

 

 

 

M55-59: 1 Janes Silvano Ita 03:47:10.31; 2 Hickl Erwin Ger 03:47:58.04; 3 Olsen Peer Den 03:55:21.0

 

L' INTERVISTA.  Silvano Janes (M55-59) granfondo

(7 mondiali MTB e 2 strada)

 

"La cosa più importante oggi era portare a casa la maglia di categoria e fin dall’inizio puntavo a quello. Inutile dire che il percorso lo conoscevo a menadito però ogni gara ha la sua storia e oggi il più temibile era senza dubbio Hickl per me. E’ stato mio avversario alla Transalp e sapevo che in salita sarebbe stato fortissimo, mentre la discesa non è proprio il suo forte. In cima alla salita di Cei ero terzo assoluto e ho pensato che la discesa per tornare ad Aldeno poteva essere il momento buono per staccare un po’ Hickl. Infatti tornando a Trento ho notato che era rimasto indietro di una trentina di secondi. La salita del Bondone poi l’ho fatta guardandomi le spalle che non tornasse sotto. Devo dire che oggi si percepiva di essere ad un mondiale vero: il livello dei concorrenti era altissimo, c’erano corridori da ogni parte del mondo e il percorso era di altissimo profilo. Bisognava dimostrare di averne in corpo sulle salite e sulle discese, ma anche di saper fare un po’ di tattica, visto che in fondo si correva contro gli avversari della propria categoria. Questo ho fatto anche io fin dall’inizio. Un appunto lo farei sul fatto che forse un circuito o anche solo un arrivo in centro avrebbero riscosso maggior successo di pubblico"

 

 
 

 

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