PUNTUALMENTE LA FEDERAZIONE CICLISTICA SI DIMENTICA DEI CICLO AMATORI

 TRENTO, 17 novembre 2015. Lunedì il giornale L’Adige ha regalato un allegato dedicato al ciclismo. In bell’evidenza il patinato mondo dei professionisti, le giovani leve giustamente magnificate al termine di una stagione agonistica, e persino i fratelli “minori” del ciclismo ovvero i biker e i ciclocrossisti celebrati per la loro parte …

A pagina 3 vengono riportati i “numeri” del comitato ciclistico trentino: circa  800 atleti delle categorie giovanili, circa 1200 cicloamatori e 1000 dirigenti/accompagnatori ….

Il giornalista nelle ultime 3 righe di questo articolo scrive l’unica cosa che mi è sembrata “vera” e non “finta, celebrativa, banale, scontata” (come tutte le altre 16 pagine dell’inserto e gli interventi del Pres. BROCCARDO),  più o meno l’anonimo illuminato redattore mi avvisa che i giovani amanti della bicicletta un giorno probabilmente diventeranno cicloamatori o cicloturisti! Fantastico !

Io vorrei segnalare questa preziosa informazione ai vertici del ciclismo trentino che “il ciclismo” sono anche loro, I CICLOAMATORI:

  • quelli che sottoscrivono tessere a pagamento e finanziano i giovani (come è giusto che sia),
  • quelli che si tengono in forma e diffondono la passione per il loro sport a figli e amici,
  • quelli a cui basta un mondo solo, se è possibile girarlo con due ruote, 
  • quelli a cui una sana competizione fa battere il cuore come ad un ragazzino...

Il ciclismo, carissimo  presidente,  non sono solo i professionisti dove oltre ai campioni da copertina ci sono ragazzi che pur di emergere pagano dirigenti senza scrupoli per far parte del circo e sono disposti a qualsiasi pratica, non sono solo i ragazzi dove vedo troppo spesso uno spirito poco sportivo con giovani rampolli relegati a ruoli di basso gregariato per  favorire le effimere vittorie dell’amichetto più forte.  

Per me il ciclismo sono i milioni di ciclisti che vanno in bici perché si divertono, quelli che vogliono attaccarsi ancora  il numero sulla schiena per sentirsi vivi e avere una botta di adrenalina, quelli a cui basta dare due ruote e ….” gireranno ancora il mondo” !

Anche loro, I CICLOAMATORI, sono parte del ciclismo da celebrare, ricordare, se non per stima per riconoscenza … perché se ci pensiamo bene … SENZA CICLOAMATORI NON ESISTEREBBE IL CICLISMO, nemmeno quello che conosce il nostro presidente.

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