Una ciclabile per la Mountain bike. Cristiano Mosca e Silvano Janes fra i promotori

Qualificazione outdoor del parco di Gocciadoro attraverso la mountain bike

di Elisabetta Bozzarelli

Il Trentino ha investito moltissimo nella pratica delle due ruote con centinaia di chilometri di piste ciclabili asfaltate, ottenendo importanti ritorni anche in termini turistici. Il mountain bike è molto praticato, sia dai turisti che dagli abitanti locali, favoriti dalla presenza «naturale» di percorsi adatti. Lo scopo del progetto nel parco Gocciadoro è quello di permettere la pratica della mountain bike a 360 gradi anche nel nostro capoluogo, mettendo a disposizione di una vasta utenza le caratteristiche di un ambiente montano all'interno di un contesto urbano. L’intenzione inoltre è quella di «trasferire» anche al mondo delle «ruote grasse» la stessa sicurezza che le piste ciclabili asfaltate hanno trasmesso agli appassionati delle «ruote strette» permettendo ai tracciati ipotizzati nel parco Gocciadoro, di assumere la funzione di «ciclabile per il mountain bike». 

 

In questi anni la pratica della mountain bike e di tutte le discipline che la compongono (cross country, marathon, trail, all mountain, enduro, freeride, downhill, four cross e trial) è in continuo aumento, sia tra gli appassionati che tra i tesserati agonistici. 
Perché proprio al parco di Gocciadoro 
E’ morfologicamente adatto con ampi spazi, dislivelli, riproduce l’ambiente montano con prati, rocce e aree boschive. E’ situato in posizione strategica «nella» città di Trento, non in zona collinare ed è facilmente raggiungibile con la mountain bike anche attraverso il sistema della piste ciclabili. 
Il parco è talmente ampio che solamente una minima parte di esso verrebbe interessata da lavori per approntare le strutture ed i percorsi per la mountain bike. 
Alla base del parco è situato un ampio parcheggio per le auto che sarà ulteriormente oggetto di investimento da parte di Trentino Mobilità S.p.A. nel 2017 (nuovi 200 posti auto scoperti), oltre ad esserci una stazione del treno della linea Trento-Valsugana. 
Effetto collaterale positivo è anche quello di aumentare la «frequentazione pulita» del parco al fine di contrastare la «frequentazione sporca» (droga, alcool, abbandono rifiuti). 
Cosa si vuole fare nel parco: strutture 
Tracciati definiti e segnalati, percorribili con la mountain bike, per circa 3 km e 165 metri di dislivello. 
Messa in sicurezza incroci attraverso cartellonistica per la circolazione in sicurezza e con funzione educativa attraverso l’utilizzo della segnaletica standard PAT/SAT in uso in Trentino. 
Implementazione di strutture artificiali in materiali naturali (prevalentemente in terra, con eventuali attrezzature specifiche in legno): 
Il Pump Track à percorso artificiale in terra composto da curve paraboliche e dossi di varie dimensioni. Lo scopo del pumptrack è quello di percorrerlo senza pedalare, ovvero sfruttando la spinta (pump) del corpo. Il Pump Track è praticabile da tutti, dal neofita (bambini con balance bikes) al rider esperto. L’area individuata sarebbe quella a sud-ovest del parco, attualmente poco valorizzata. 
Le Skill Areas à singole aree didattiche ristrette, distribuite lungo i percorsi del parco dove, con vari tipi di ostacoli artificiali di diverso livello, che riproducono specifiche situazioni, si stimola il miglioramento di singole abilità in mountain bike. Passerelle strette, ponti basculanti, salti, scalini ed altri attrezzi aiutano ad affinare la tecnica di guida aumentando la sicurezza. 
Tutti i lavori dovranno essere svolti con il minimo impatto ambientale sul parco, nel pieno rispetto della natura. 
E’ possibile espandere il percorso nell’adiacente (è possibile facile collegamento) parco del Montello situato a nord di Gocciadoro, dietro il Liceo Galilei, sotto la facoltà di ingegneria di Mesiano. La superificie del parco del Montello è di oltre 3 ettari, già di proprietà comunale, in attesa di qualificazione e attualmente poco frequentato. 
Il costo delle opere per «bikeizzare» il parco 
Il costo dell’opera, vista l’esiguità dei lavori necessari per predisporre le opere illustrate, è inferiore ai 100.000 Euro. La maggior parte dei lavori possono essere eseguiti anche direttamente dal Comune di Trento (Ufficio Parchi e Giardini), come ad esempio è già avvenuto al parco Gocciadoro qualche anno addietro. Alcuni esperti in progettazione di bike park hanno già manifestato la disponibilità di affiancare gratuitamente gli uffici comunali nella progettazione. 
Cosa si vuole fare nel parco: attività 
Insegnamento della tecnica di conduzione della mountain bike e corretta educazione alla frequentazione degli spazi montani (cultura outdoor, legge provinciale percorrenza sentieri). Oltre al normale utilizzo «free» da parte di chiunque («sport per tutti») dei percorsi di mountain bike e delle strutture ipotizzate è importante sottolineare la possibilità di coniugare famigliarità, coesione sociale e agonismo. 
Amministrazione condivisa dei beni comuni. 
Fin dalla fase progettuale e proseguendo durante la fase gestionale sarebbe possibile usufruire della nuova metodologia collaborativa tra cittadini e istituzioni, introdotta dal nuovo Regolamento sulla collaborazione tra cittadini ed amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, approvato con deliberazione del Consiglio comunale 18.03.2015 n. 54, entrato in vigore il 07.04.2015.

 

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