04 giugno 2025

Claudio Michelotto se ne è andato

Ricordiamo il Michelotto professionista e il cicloamatore appassionato

Se un professionista dei giorni nostri vincesse la Tirreno Adriatico, diverse classiche minori come Laigueglia o Milano-Torino o vestisse per 10 giorni la maglia rosa arrivando secondo al Giro d'Italia diventerebbe sicurarmente un personaggio pubblico e busserebbero alla sua porta sponsor con ingaggi milionari. Negli anni '70 il ciclismo era un po' diverso dal mondo mediatico di ora.

Le maglie rosa di Claudio Michelotto rimangono ancora vive nella memoria dei nostri padri e fanno ancora la loro  bella figura nella vetrina del negozio di bici di Mario Conta che da tempo le espone.

Claudio Michelotto dopo la carriera professionistica ha avuto una vita normale da impiegato e giunto all'età della pensione la passione per le due ruote lo aveva portato a tornare a salire su una bici da corsa per allenarsi con lena e a partecipare, per almeno un decennio, a tutte le gare cicloamatoriali locali. Quando era in gruppo si notava subito il suo background e la sua abitudine a "limare" muovendosi fra i ciclisti con disinvoltura, alla faccia dell'età !

Con la moglie sempre presente lo ricordiamo salire elegante lungo la salita del monte Bondone, una delle sue mete preferite. 

ciao Claudio 

qui trovi l'articolo del Corriere del Trentino

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